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Dollaro, agosto comincia all’insegna della debolezza. INDEX lotta con quota 92

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Gli ultimi dati macro giustificano l’approccio prudente della FED

L’avvio di agosto vede il dollaro ancora fiacco, ma tuttavia senza grandissime variazioni. Il Dollar Index rimane attorno ai minimi di un mese su quota 92, dopo essere sceso dello 0,9% la scorsa settimana (peggiore performance da inizio maggio).
Si muovo poco anche il cambio EURUSD (su 1,187) e GBPUSD (1,39).

L’orientamento ancora accomodante ribadito nel corso dell’ultimo meeting dalla Fed, ha poi trovato giustificazione nei successivi dati macro (soprattutto quelli sul PIL e sull’inflazione dei produttori principali). Tutto questo allontana gli aumenti dei tassi.
Gli investitori adesso aspettano i dati Non Farm Payrolls sul mercato del lavoro, che più in là durante la settimana forniranno ulteriori indicazioni sul grado di salute dell’economia a stelle e strisce.

Nel frattempo, l’IHS Markit US Manufacturing PMI è stato rivisto al rialzo a 63,4 nel luglio del 2021 da un preliminare di 63,1, raggiungendo un nuovo record.
Tuttavia la crescita delle fabbriche negli Stati Uniti (ISM Manufacturing PMI) è scesa a 59,5 nel luglio del 2021, il più debole in 6 mesi.
Sul fronte politico intanto si avvicina il varo della legge sulle infrastrutture da 1 trilione di dollari,. Domenica i negoziatori del Senato hanno terminato il testo per un disegno di legge bipartisan, che dovrebbe passare alla Camera entro la fine della settimana.

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