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Sud Africa: Covid e disordini sociali spingono giù il Rand. Intanto la SARB non tocca i tassi

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La banca centrale ha lasciato invariato il tasso di interesse al 3,5%, cioè al minimo storico

La situazione complessiva del Sud Africa si fa sempre più pesante, e questo contribuisce a spingere il Rand sui minimi di tre mesi contro il dollaro (USDZAR).

Nella giornata di gioved’, la SARB (South African Reserve Bank) ha lasciato invariato il tasso di interesse al 3,5%, cioè al minimo storico. La decisione è stata presa all’unanimità.
Secondo la banca centrale, sul paese continuano a pesare i rischi connessi alla pandemia da Covid-19.

L’istituto ritiene che l’inflazione salirà al 4,3% nel 2021 (previsione rivista al rialzo dal 4,2%), al 4,2% nel 2022 (da: 4,4%) e invariata al 4,5% nel 2023.
Il PIL dovrebbe invece crescere del 2,3% nel 2022 e del 2,4% nel 2023, invariato rispetto alla riunione di maggio.
Il percorso dei tassi di policy implicito del Quarterly Projection Model (QPM) indica un aumento di 25 punti base nel quarto trimestre del 2021 e in ogni trimestre del 2022.

A rallentare la ripresa in corso, si sono però anche i recenti disordini che sono scoppiati dopo dopo l’arresto dell’ex presidente Zuma (incriminato per episodi di corruzione durante la sua presidenza e per oltraggio alla corte).
Le rivolte hanno provocato oltre 300 morti, e la banca centrale ritiene addirittura che abbiano completamente annullato i migliori risultati di crescita del primo trimestre.

Tutto questo pesa sul Rand sudafricano, che è scambiato verso 14,80 rispetto al dollaro (USDZAR), ossia su livelli che non si vedevano da aprile.
E’ ormai dall’inizio di giugno che la aluta sudafricana sta perdendo sensibilmente terreno, dopo aver vissuto un anno praticamente sempre in rimonta sulla valuta americana.

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