In attesa della riunione del board della Fed (che a borse europee chiuse anticiperà i tempi della prossima stretta) gli investitori si mantengono prudenti. Dopo i rialzi dell’inflazione superiori alle attese, gli esperti pensano che la Fed possa dare delle indicazioni su un possibile ritocco dei tassi già nel 2023.
Incertezza anche sulla piazza di Milano, con il Ftse Mib in salita dello 0,12% a 25.768 punti.
Tra i 435 titoli scambiati, i titoli positivi sono stati 186, mentre 211 hanno terminato in calo. Sostanzialmente stabili le restanti 38 azioni.
Brilla il risparmio gestito, con Banca Generali +2,41%, Finecobank +2,28% e Banca Meediolanum +1,68%.
Ben comprata Enel, che segna un forte rialzo dell’1,65%.
A Piazza Affari le vendite hanno penalizzato soprattutto le Banche e il settore Auto. In fondo al Ftse Mib troviamo infatti Unicredit -2,03%, Banco Bpm -1,82%, Intesa Sanpaolo -1,47% e Bper -1,39%.
Seduta prudente anche per le altre principali borse del Vecchio Continente. Il a Francoforte cala dello 0,12% mentre il Cac40 a Parigi in rialzo dello 0,20%. Londra avanza di un moderato 0,17%.
Wall Street, poco mossa in avvio, accelera al ribasso dopo il meeting Fed. Lo segna -0,54%, il -0,77% mentre il -0,24%.
