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Messico, tassi ancora congelati al 4%. L’USD-MXN sulla soglia dei 20

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Un dato preoccupa l’istituto centrale: l’inflazione annua è aumentata al 6,08% ad aprile, la più alta da dicembre 2017

La banca centrale del Messico (Banxico) ha deciso all’unanimità di mantenere il tasso di interesse di riferimento al 4%, in linea con le aspettative del mercato,  per facilitare la ripresa economica.
Tuttavia, i responsabili politici hanno evidenziato che l’inflazione annua è aumentata al 6,08% ad aprile, la più alta da dicembre 2017. Inoltre le aspettative di inflazione per il 2021 sono aumentate e quelle a medio e lungo termine sono rimaste stabili a livelli superiori all’obiettivo del 3%.
Il consiglio di amministrazione intraprenderà le azioni necessarie affinché il tasso di riferimento sia coerente con la convergenza ordinata e sostenuta dell’inflazione complessiva all’obiettivo.


Sul fronte valutario, il peso messicano ha recuperato terreno sul dollaro, dopo essere stato scambiato intorno al minimo di una settimana ( a 2,20).
Il rapporto di cambio ondeggia adesso attorno alla soglia psicologica di 20,0.
Nella giornata di ieri, la ripresa del dollaro (dopo il dato sull’inflazione statunitense molto superiore alle attese, che ha suscitato timori di aumenti dei tassi di interesse da parte della FED) e il calo dei prezzi del petrolio (elemento cardine dell’economia messicana) avevano innescato un forte apprezzamento della valuta statunitense.

Sul fronte dei dati macro, la produzione industriale in Messico è aumentata dell’1,7% a marzo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Si tratta della più rapida espansione della produzione da settembre 2018. In special modo, questo rimbalzo è stato guidato dalla forte rirpesa della produzione manifatturiera.

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