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Borse Europee in frenata su stop Astrazeneca. Milano se la cava: +0,11%

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In buona evidenza a Milano i comparti tecnologia (+2,04%), automotive (+1,43%) e sanitario (+1,35%)

Dopo una mattinata positiva (sulla scia dei dati positivi in Cina su produzione industriale e vendite al dettaglio), le Borse Europee rallentano il passo. A penalizzarle è lo stop sul vaccino di Astrazeneca anche in Italia, Germania e Francia. Un fatto che alimenta le preoccupazioni per l’andamento delle campagne vaccinali. I listini continentali hanno risentito anche dell’andamento volatile di Wall Street.

A Piazza Affari il ha terminato le contrattazioni in rialzo dello 0,11% e archivia gli scambi a 24.139,45 punti, sostenuto dal rally di alcuni titoli.
In buona evidenza a Milano i comparti tecnologia (+2,04%), automotive (+1,43%) e sanitario (+1,35%). Scendono materie prime (-1,55%), vendite al dettaglio (-1,52%) e beni per la casa (-1,48%).

A Milano brilla Leonardo (+4,17%), che ha avviato l’Ipo al Nyse su 31,9 milioni di azioni della controllata Usa Drs. Acquisti anche su Terna (+4,69%), grazie al possibile ingresso del titolo nel paniere S&P Global clean energy index.
Bena anche Inwit (+3,04%) e Stellantis, che vanta un incremento del 2,13%.
Le peggiori performance si registrano su Nexi, -2,56%, e Tenaris, in calo del 2,48%.

Nel resto d’Europa: a Parigi il Cac40 ha perso lo 0,17% e a Francoforte il lo 0,28%. Scendono anche Londra (-0,17%) e Madrid (-0,11%).
Andamento volatile a Wall Street, dove il Dow Jones ha toccato un nuovo record in avvio ma poi ha rallentato il passo, per poi andare avanti di nuovo. Lo segna +0,65%, il +0,53% mentre il +1,05%.

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