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ETF XHB sull’edilizia abitativa USA: il settore corre nonostante la pandemia

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I dati sulle vendite di case hanno dimostrato che in questo mercato c’è molta vitalità

Gli ultimi dati sulle vendite di case hanno soddisfatto gli investitori. Infatti il report della NAR (National Association of Realtors) ha evidenziato un incremento dello 0,6% mese su mese nelle vendite di case esistenti.
Il tasso annuo destagionalizzato è di 6,69 milioni di unità a gennaio. Inoltre, le vendite di case esistenti sono aumentate del 23,7% su base annua. E secondo gli analisti, il risultato avrebbe potuto essere anche migliore se ci fosse stato più spazio pubblicitario e più scelte.
E’ peraltro salito anche il prezzo medio delle case esistenti, giunto a $ 303.900 (+14,1% anno su anno a gennaio), segnando il 107esimo mese consecutivo di guadagni.

Il contesto dell’edilizia abitativa USA e gli ETF

Questi numeri rendono evidente che lo scenario attuale del mercato immobiliare statunitense ha marciato con prestazioni per molti versi sorprendenti, se consideriamo il periodo di crisi pandemica.
I bassi tassi di interesse stanno stimolando la domanda di mutui, e l’introduzione di un altro ciclo di stimoli fiscali rafforzerà ulteriormente il mercato immobiliare.

In questo contesto, gli ETF sull’edilizia abitativa potrebbero essere una buona idea.
Tra questi c’è lo .
Questo fondo segue segue l’indice S&P Homebuilders Select Industry, che detiene circa 35 titoli (patrimonio gestito di $ 1,44 miliardi).
Ne parlammo già a fine 2019 (Vedi la notizia), indicandolo come molto interessante. All’epoca quotava 49, oggi siamo sui 62.

In questo momento il fondo sta attraversando un breve periodo di correzione, dopo essere salito fin oltre i 65 dollari.
L’attuale corsa del prezzo dentro al canale discendente potrebbe trovare ostacolo – come spesso accaduto nel recente passato – nella EMA50 (fonte grafica broker ).

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Se questo scenario dovesse concretizzarsi, il prezzo dello potrebbe nuovamente issarsi fino ai recenti massimi di 65.

Bisogna però tenere a mente che un ostacolo futuro può essere rappresentato dall’aumento dei prezzi del legname (le conifere sono aumentate del 73%), nonché dei materiali e dei costi del lavoro (carenza di manodopera qualificata). Ma ulteriori problemi potrebbero giungere da eventuali nuove impennate di coronavirus.

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