Brusco scivolone del prezzo di , che precipita in circa 24ore da 58mila a 46mila. Qualcosa che molti si aspettavano, visto che le corse folli spesso sono susseguite da ampie caduta (specie se il prezzo si spinge in territori mai esplorati).
L’innesco a questo capitombolo l’ha dato il segretario del Tesoro (ed ex capo della FED) Janet Yellen, che in una intervista alla Cnbc ha definito come asset “altamente speculativo”, aggiungendo anche di ritenerlo idoneo a “finanziamenti illeciti”. Ma la Yellen è andata anche oltre, parlando di “un modo estremamente inefficiente di condurre transazioni, e l’ammontare di energia che viene consumato nel lanciare quelle transazioni è impressionante”.
Malgrado l’interesse del mercato, e soprattutto quello dei grandi investitori, il Bitcoin e le altre crypto continuano a incassare critiche spesso feroci dal mondo istituzionale.
Se è vero che le parole della Yellen hanno avuto un peso nel capitombolo delle ultime ore di , è forse più logico vedere nelle sue parole come un innesco a qualcosa che doveva succedere. Una specia di puntura di spillo a un palloncino che in brevissimo tempo si era gonfiato troppo. La Yellen ha fornito una sorta di pretesto a chi voleva prendere profitto.
Del resto qualcosa di simile era accaduto un paio di giorni fa, dopo le parole di Elon Musk, cofondatore di Tesla (che di recente ha investito 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin). L’imprenditore australiano ha twittato sabato che il valore della valuta digitale “sembra alto”. La sua uscita social ha spinto molti investitori a vendere, innescando una prima forte correzione.
Lo scivolone di ha trascinato con sé l’intero settore, con la Top10 delle valute digitali che nella maggior parte dei casi accusa flessioni in doppia cifra.
