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BCE conferma tassi, PEPP e quantitative easing. EURUSD sopra 1,215

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Nessuna novità di rilievo dal primo meeting del nuovo anno della banca centrale europea

Come era ampiamente previsto, nella prima riunione del 2021 la BCE ha confermato un approccio monetario fortemente accomodante.
Il Board ha confermato i tassi di interesse a zero (rimangono allo 0,25% i tassi per le operazioni marginali e -0,50% per i depositi), e li lascerà così “finché non vedrà le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2%“.

Rimane confermato anche il piano di acquisti anti-pandemico (PEPP), che ha una dotazione finanziaria totale di 1.850 miliardi di euro sino alla fine di marzo 2022, e potrà essere ricalibrare rispetto alle effettive necessità (senza quindi bisogno di un suo integrale utilizzo).
Viene anche confermato anche il piano di quantitative easing (PAA) da 20 miliardi al mese. così sarà finché “sarà necessario a rafforzare l’impatto di accomodamento dei suoi tassi di riferimento“.
Infine, la BCE porterà ancora avanti le sue operazioni di rifinanziamento a più lungo termine (OMRLT-III).

Tutto confermato quindi, come si aspettavano i mercati. L’interesse maggiore era per le parole della Presidente della BCE, Christine Lagarde.
La numero uno ha ribadito che serve “un ampio sostegno” monetario, e che l’economia dell’Eurozona si è probabilmente contratta nel quarto trimestre del 2020, avviandosi verso una doppia recessione.

L’euro sta guadagnano leggermente terreno sul dollaro (EURUSD a 1,215) dopo il meeting della Banca centrale europea. Il vero driver del momento però è la debolezza del biglietto verde, che sta perdendo quota per il quarto giorno di fila. Gli operatori, dopo l’insediamento del nuovo presidente statunitense Biden, attendono soprattutto di verificare i tempi per i nuovi piani di stimoli all’economia.

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