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Il BITCOIN crolla di schianto: da 42.000 a 32.000 in 36 ore

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Il crollo improvviso è il peggiore da marzo, e ovviamente ha scatenato una ondata di panico tra gli investitori

Era logico attendersi una brusca frenata da parte del .
Come già accaduto altre volte in passato, dopo un forte rally c’è una correzione altrettanto importante. Nel corso delle ultime 36 ore la criptovaluta più famosa ha iniziato a calare, scendendo progressivamente da 42.000 dollari fino sui 32.000. Uno scivolone di oltre il 20%. Poi il ha avuto un rimbalzo a 36mila, quindi un nuovo crollo a 32mila. Peraltro a rendere più significativo questo crollo, è il fatto di essere accompagnato da forti volumi di scambio.
Difficile prevedere cosa accadrà nelle prossime ore al .

Il crollo improvviso è il peggiore da marzo, e ovviamente ha scatenato una ondata di panico tra gli investitori, che temono il materializzarsi dei loro peggiori incubi.
Ma in realtà, come detto, un ritracciamento era da aspettarselo dopo il boom di acquisti di queste ultime settimane (tenendo anche presente l’analogo scenario che ci fu tra fine 2016 ed inizio 2017: bullrun e poi crollo). Del resto dobbiamo ricordarci che solamente un mese fa il prezzo di era ancora sotto quota 20.000.

Questo processo sta avvenendo in concomitanza al rafforzamento del dollaro, per effetto dell’aspettativa che i tassi sui titoli di Stato Usa aumentino in seguito agli stimoli fiscali che l’amministrazione Biden dovrebbe varare.
Un ruolo potrebbe averlo anche la nuova normativa sulle transazioni in criptovaluta proposta dal Tesoro Usa. Essa imporrebbe agli intermediari di raccogliere dati personali dei titolari di cryptoportafogli.
Inoltre, la Financial Conduct Authority del Regno Unito ha avvertito le persone che investono in criptovalute rischiano di perdere tutti i loro soldi a causa della volatilità selvaggia del mercato.

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