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DOLLARO in timida ripresa. L’Index si rialza dai minimi di marzo 2018

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Il cambio con Euro e Sterlina si allontana dal minimo di due anni e mezzo da poco raggiunto

Si rialza timidamente il dollaro, dopo che ad inizio settimana era sceso al livello più basso da marzo 2018 (il era arrivato a 89,2).
L’appetito degli investitori per le valute più rischiose è diminuito per diversi fattori. Anzitutto le elezioni del Senato in Georgia e le prospettive di ulteriori stimoli per aiutare la ripresa economica, in secondo luogo il clima rovente negli USA dopo le rivolte a Capitol Hill. Inoltre vanno a beneficio del biglietto le debolezza manifestate da altre valute, Euro e Sterlina su tutte.

L’euro-dollaro () è sceso dal massimo di due anni e mezzo di mercoledì, tra le preoccupazioni per l’aumento dei casi di COVID-19, i timori per le ripercussioni dei nuovi lockdown e il ritmo lento della vaccinazione.
Il bollettino economico della Banca centrale europea ha mostrato che gli indicatori economici dell’area dell’euro prospettano una contrazione economica del quarto trimestre.
La banca centrale ha anche affermato che ci vorrà tempo prima che si raggiunga un’immunità diffusa e l’economia possa tornare alla normalità.

La sterlina è stata scambiata nuovamente sotto 1,36 (), allontanandosi dal massimo di due anni e mezzo di lunedì a 1,37.
In questo caso pesano le aspettative che la Banca d’Inghilterra annuncerà un ulteriore allentamento della politica nei prossimi mesi, a causa della crisi Covid che ha indotto a un nuovo blocco nazionale. I mercati monetari ora si aspettano che la banca centrale riduca i tassi di interesse in territorio negativo già a maggio, se non addirittura prima.

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