Home
Le performance passate non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri o delle performance future
FED Federal Reserve

FED divisa ma arriva un altro taglio (25pb). Dollar Index in discesa sotto 99

Scritto da -

Ancora una volta ci sono stati 3 voti differenti su 9. Il prossimo anno è previsto (al momento) solo un altro taglio

Come si aspettavano da tempo i mercati, la Federal Reserve è tornata a tagliare il tasso dei federal funds di 25 punti base, portandolo nell’intervallo tra il 3,5% e il 3,75%. Si tratta della terza sforbiciata al costo del denaro, dopo quelle di settembre e ottobre. Il tasso di interesse scende così al livello più basso dal 2022.

Va sottolineato che non è stata neanche stavolta una decisione condivisa, perché mentre 6 membri hanno votato a favore, 3 membri hanno continuato a votare in modo diverso. Due di loro contro il taglio, uno (quello nominato da Trump) invece avrebbe voluto una riduzione di 50 punti base. Questa divisione interna conferma che esistono diverse visioni sulla debolezza del mercato del lavoro o l’inflazione persistente, che rappresentino il pericolo maggiore per l’economia statunitense.


I policy makets hanno comunque mantenuto invariate le loro proiezioni, segnalando solo un taglio di 25 punti base nel 2026. I funzionari probabilmente sospenderanno ulteriori tagli a gennaio mentre attendono ulteriori dati per valutare meglio le prospettive economiche.


Per quanto riguarda le previsioni economiche, la FED ha rivisto al rialzo le sue previsioni di crescita per il 2025 (1,7% contro 1,6%) e per il 2026 (2,3% contro 1,8%). Circa l’inflazione, il dato atteso dovrebbe essere leggermente inferiore quest’anno (2,9% contro il 3,0%) e il prossimo anno (2,4% contro il 2,6%).

Le previsioni per il tasso di disoccupazione sono rimaste invariate al 4,5% per il 2025 e al 4,4% per il 2026.


La decisione ha spazzato via un po’ di dubbi sul fatto che la Fed avrebbe smesso di ridurre i costi di indebitamento nel 2026. Ciò ha spinto in leggero ribasso il dollaro sul mercato valutario. Il è sceso infatti sotto 99, avvicinandosi al livello più basso dalla fine di ottobre. Attenzione però all’incrocio tra le medie mobili a 200 e 50 periodi, che potrebbero imprimere un forte movimento direzionale nel prossimi giorni.
Intanto il rendimento del Treasury a 10 anni statunitense è sceso al 4,16%.

Non è possibile commentare questo post.

IN EVIDENZA