Negli ultimi giorni la pressione sul settore delle criptovalute è cresciuta notevolmente. Questione di sentiment, soprattutto, perché i primi cali di Bitcoin hanno fatto passare l’umore dal cauto ottimismo alla paura, e quella come sempre si diffonde in fretta. Il prezzo è così scivolato prima sotto i 100mila dollari, e poi si è affacciato anche sotto i 90mila.
Ma cosa sta succedendo?
Secondo Lale Akoner, analista di , al momento non è ancora corretto parlare di inversione di tendenza. “Il recente calo di Bitcoin e del mercato delle criptovalute in generale riflette un processo di riaggiustamento tecnico in un contesto macroeconomico più incerto, piuttosto che un cambiamento strutturale di tendenza”, sottlinea l’esperta.
Cosa sta causando questo calo? La crescente avversione al rischio a livello globale ha innescato le prese di profitto, fisiologiche dopo la lunga corsa al rialzo, e questo ha portato a una forte svendita. “BTC è ora scivolato sotto un supporto chiave, il suo massimo precedente che durava da quasi due anni – sottolinea l’analista di – suggerendo che i trader stanno rivalutando la loro tolleranza al rischio“.

_
Il quadro tecnico cosa ci dice? Con che è sceso al di sotto delle principali medie mobili (50 e 200 giorni), “i segnali di ipervenduto potrebbero non garantire un rimbalzo immediato“, avverte l’analista di . Questo suggerisce che “questa fase potrebbe estendersi prima che emerga un supporto durevole“.
Tuttavia, Lele Akoner ritiene che “nonostante il deterioramento del sentiment, i fondamentali on-chain rimangono solidi“. Infatti oltre il 70% dei Bitcoin emessi è ancora in profitto e gli indirizzi che detengono oltre 1.000 BTC hanno aumentato le loro posizioni di oltre 45.000 BTC di recente, segnale di accumulo istituzionale. “Questo comportamento indica un mercato in fase di consolidamento piuttosto che un’inversione strutturale“.
Arrivando al dunque, secondo l’esperta di , “la disciplina del rischio rimane fondamentale. Un calo prolungato al di sotto del range 89.000-90.000 dollari segnalerebbe una rottura del supporto e un potenziale passaggio verso una fase ribassista più prolungata”. In caso contrario invece “questa correzione potrebbe trasformarsi in un’opportunità di acquisto al ribasso per gli investitori a lungo termine“.

















