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Inflazione USA non morde ma il Dollar Index resta su quota 99

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I prezzi al consumo sono cresciuti meno del previsto, settimana prossima si riunirà la FED

Arrivano buone notizie dal fronte dell’inflazione negli Stati Uniti. Il report pubblicato oggi infatti evidenzia valori inferiori rispetto alle attese, e questo consolida le aspettative che la FED taglierà i tassi settimana prossima.

Il rapporto sull’IPC, che è stato ritardato a causa dello shutdown del governo in corso, ha mostrato che i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3% a settembre, dopo il +0,4% di agosto (che era anche il dato atteso per oggi). Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS), il tasso di inflazione annuo è del 3,0%, in calo rispetto al 3,1% del consensus ma sopra il +2,9% di agosto.


Il tasso di inflazione core, ossia depurato delle componenti più volatili, che è molto osservato dalla Fed, ha registrato un aumento dello 0,2% su base mensile, a fronte del +0,3% di agosto e stimato dal mercato. La crescita tendenziale si attesta al +3,0%, sotto il 3,1% atteso dagli analisti e rilevato il mese precedente.


Con l’inflazione che marcia più lenta del previsto, la FED potrà tagliare i tassi settimana prossima, come è ormai convinzione del mercato. Aumentano anche le possibilità di un ulteriore taglio nel mese di dicembre, sempre per 25 pb.
Tuttavia, a togliere pressione alla banca centrale americana sono i dati sull’attività commerciale. L’indice S&P Global Flash Composite PMI di ottobre è salito a 54,8, segnando il ritmo più forte di espansione del settore privato in tre mesi. Sono cresciuti sia il PMI dei servizi che quello manifatturiero, evidenziando una robusta domanda interna che sta compensando la debolezza delle esportazioni.


Questo scenario ha fatto oscillare il dollaro in giornata, senza però che alla fine ci siano state variazioni significative. Il resta attorno quota 99, dopo il rimbalzo sulla media mobile a 50 periodi avvenuto nei giorni scorsi.
Il mercato ormai da tempo ha già prezzato il taglio dei tassi per la prossima settimana, e resta cauto in vista degli sviluppi della politica commerciale, con il presidente Trump che incontrerà il presidente cinese Xi Jinping la prossima settimana, mentre i colloqui con il Canada sembrano essersi conclusi.

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