Impennata dei prezzi del petrolio con balzi attorno al 4% sia per che per .
La spinta alle quotazioni arriva dall’ottimismo che il lancio del vaccino COVID-19 in Gran Bretagna e l’imminente l’approvazione di un vaccino negli Stati Uniti potrebbe innescare una ripresa della domanda di carburante nel corso del 2021.
Il è schizzato così sopra i 50 dollari al barile per la prima volta da marzo. Il future sul segna a sua volta un rialzo a $ 47,47.
Il mercato ha trascurato i dati ribassisti dell’EIA che mostrano una build di 15,19 milioni di barili di scorte di greggio nella settimana terminata il 4 dicembre, la più grande build settimanale dalla settimana terminata il 10 aprile, spingendo le scorte a quasi l’11% sopra la media quinquennale. Nel frattempo, sono emerse notizie su un’esplosione in due pozzi petroliferi nel nord dell’Iraq, con il governo che l’ha definita un attacco terroristico.
