I dati macro sui salati mettono pressione alla Bank of England e danno una spallata alla sterlina, che scivola sui minimi di due mesi e mezzo rispetto al dollaro ().
Il rapporto sull’occupazione nel Regno Unito ha mostrato che la crescita delle retribuzioni regolare (ossia al netto dei bonus) è scesa al 4,7% nel trimestre giugno-agosto, rallentando rispetto al 4,8% del trimestre precedente. Si tratta del ritmo di crescita più debole da marzo-maggio 2022.
Dopo l’aggiustamento per l’inflazione, le retribuzioni totali reali sono aumentate dello 0,8%, rispetto allo 0,6% del periodo precedente, mentre le retribuzioni regolari sono aumentate dello 0,6%, in leggero calo rispetto allo 0,7%.
Altri indicatori suggeriscono che il mercato del lavoro si sta stabilizzando: il tasso di disoccupazione è salito leggermente al 4,8%, al di sopra delle previsioni del 4,7%, mentre le buste paga di settembre sono diminuite di 10.000 unità, invertendo un aumento di 10.000 unità nel mese precedente.
Il rapporto sul lavoro aumenta le aspettative del mercato che la Bank of England possa continuare a tagliare i tassi di interesse, anche se gradualmente, così da stimolare la crescita economica. Ciò appesantisce la sterlina britannica, che è scesa sotto 1,33 dollari (), attestandosi al livello più debole da inizio agosto.
Ad aumentare la pressione sulla valuta britannica sono le nuove tensioni commerciali tra Cina e USA. Nel frattempo, gli investitori sono cauti in vista del bilancio del Regno Unito di novembre, a causa delle preoccupazioni per il debito del paese. Il ministro delle Finanze Rachel Reeves deve bilanciare la disciplina fiscale con la crescita.
