Le Borse del Vecchio Continente si muovono contrastate, in attesa dell’ormai imminente meeting della BCE. Si guarda anche alla Brexit e alle trattative sul Next Generation Ue, minacciato da Polonia e Ungheria. Restano poi al centro dell’attenzione l’andamento del Covid e l’iter vaccinale, nonché le discussioni al Congresso Usa su un nuovo piano di stimoli all’economia.
Alla fine il è scivolato dello 0,38%, terminando gli scambi a 21.969,59 punti.
Beni per la casa (+2,86%), automotive (+2,62%) e immobiliare (+1,48%) in buona luce sul listino milanese. Male invece tecnologia (-10,32%), alimentare (-1,17%) e costruzioni (-1,00%).
Milano è frenata dal tonfo di Stmicroelectronics, in calo dell’11,89% dopo aver rinviato di un anno al 2023 il raggiungimento del previsto target di 12 mld di dollari di ricavi annui, sottolineando che le condizioni di mercato sono oggi molto diverse rispetto a quando erano state elaborate le previsioni.
In evidenza ancora Moncler, in crescita del 3,81%. Positive anche Ferrari (progresso del 2,81%) e Fiat Chrysler (+2,76%).
Bene Bper (+2,48%), sull’ipotesi che l’istituto possa rientrare tra le opzioni del nuovo corso di Unicredit (+1,38%) per un consolidamento sul mercato italiano, insieme a Mps (-0,45%) e Banco Bpm (+1,26%).
Nel resto d’Europa si muove sotto la parità anche il Cac40 a Parigi (-0,25%), in rialzo il Dax30 a Francoforte (+0,47%). Positive anche le performance di Londra (+0,26%) e Madrid (+0,16%).
Wall Street tocca nuovi record prima di invertire la rotta e andare a chiudere nettamente in negativo. Lo segna -0.79%, il perde 0.35% mentre il segna -1.94%.
