Tutto secondo previsioni. La Banca centrale europea ha confermato il tasso di interesse al 2% per il secondo meeting consecutivo, dopo aver effettuato tagli per 200 punti base dal giugno dello scorso anno (8 sforbiciate). Il tasso di rifinanziamento principale resta al 2,15% e il tasso sui rilasci marginali al 2,40%.
Per motivare questa scelta, la BCE spiega che “l’inflazione è intorno all’obiettivo del 2%“ ma soprattutto che le prospettive di inflazione “restano pressoché invariate“. Parlando ai media, Lagarde ha aggiunto che “il processo disinflazionistico è terminato“.
In base alle nuove proiezioni degli esperti della Eurotower, l’inflazione dovrebbe rimanere in media al 2,1% nel 2025, all’1,7% nel 2026 e all’1,9% nel 2027, leggermente oltre le stime. Quella core dovrebbe invece essere al 2,4% nel 2025, all’1,9% nel 2026 e all’1,8% nel 2027, pressoché invariate rispetto alle stime precedenti.
Riguardo alla crescita economica, le previsioni della BCE sono dell’1,2% nel 2025, con una correzione al rialzo rispetto allo 0,9% atteso a giugno. La crescita prevista per il 2026 risulta ora lievemente inferiore, all’1,0%, mentre per il 2027 resta invariata, all’1,3%.
Circa le mosse future sui tassi, l’istituto di Francoforte continua a porre l’accento su un approccio prudente, nel senso che agirà di riunione in riunione sulla base dei dati riguardo l’inflazione, valutando i rischi e la trasmissione delle politiche monetarie, senza impegnarsi su un percorso prestabilito.
Il mercato non ha reagito granché alla riunione della BCE, visto che era una decisione ampiamente attesa. Il cambio viaggia comunque in salita oltre 1,174, ma ciò si deve al fatto che il biglietto verde paga i dati sull’inflazione negli Stati Uniti in linea con le aspettative, che rafforzano la convinzione che la FED taglierà in modo deciso i tassi da qui a fine anno (i mercati ora scontano quasi completamente tre tagli dei tassi, a partire da settembre).
Sotto l’aspetto tecnico, l’ sta affrontando una zona di resistenza molto robusta su quota 1,177, seguendo la traiettoria della media mobile a 50 periodi, attorno alla quale sta oscillando senza sosta dalla fine di luglio.

















