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Inflazione USA in linea con le attese, la FED verso il taglio dei tassi. Index sotto 98

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La crescita dei prezzi sembra sotto controllo mentre l’economia ha bisogno di stimoli

I dati chiave sull’inflazione negli USA continuano a sostenere l’aspettativa di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre. Così il dollaro prosegue la sua marcia fiacca, che in questo mese di agosto lo ha portato a perdere circa il 2%.

L’indice PCE core, cioè l’inflazione depurata delle componenti più volatili, che è la misura preferita dalla FED per le sue decisioni di politica monetaria, ha registrato una accelerazione allo 0,3% nel mese di luglio e al 2,9% su base annua (dopo il +2,8% del mese precedente), il ritmo più veloce da febbraio. Il dato è in linea con le aspettative del mercato, e conferma che la crescita dei prezzi è sotto controllo. Ciò supporta l’attesa di un intervento sui tassi al prossimo meeting della Fed.


Giovedì scorso, il governatore della Fed Waller ha parlato di un possibile taglio a settembre, con ulteriori possibilità di sforbiciate nei prossimi 3-6 mesi se l’occupazione invierà segnali di indebolimento e l’inflazione rimane contenuta.
Nel corso del 2025 la Fed ha mantenuto i tassi stabili a causa dei rischi inflazionistici dovuti ai dazi, ma i recenti dati deboli sull’occupazione e i commenti di Powell suggeriscono che un taglio dei tassi potrebbe essere giustificato.


Il non ha reagito granché a questo report, rimanendo poco sotto quota 98. Tuttavia il calo di agosto è del 2% circa, poiché i mercati scontano un allentamento da parte della FED. Settimana scorsa il Presidente della Fed, Jerome Powell, da Jackson Hole ha aperto ad un taglio dei tassi a settembre.

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