Il meeting BCE è passato in secondo piano, dopo l’annuncio che USA e UA starebbero per chiudere un accordo per scongiurare una guerra commerciale. Intanto l’euro galleggia su 1,175 rispetto al dollaro ().
La Eurotower ha mantenuto i tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale al 2%, quelli sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale rimangono invece al 2,15% e al 2,40%, rispettivamente. La BCE ha effettuato quattro tagli quest’anno (e otto tagli in un anno), abbassando il tasso sui depositi dal picco del 4% toccato nel 2024.
Nonostante l’inflazione dell’Eurozona abbia raggiunto l’obiettivo del 2% il mese scorso, i responsabili politici hanno deciso di mettere in pausa i tagli a causa delle incertezze geopolitiche, soprattutto per quanto riguarda i colloqui commerciali UE-USA, in vista della scadenza di inizio agosto. Per queste ragioni, la presidente Lagarde ha sottolineato che “non è possibile prevedere percorso dei tassi nelle circostanze attuali“.
Proprio il fronte commerciale riserva (potenzialmente) la novità maggiori. Pare che Stati Uniti e UE viaggino verso un accordo con dazi generalizzati al 15%, con alcune esenzioni ancora da definire. L’Unione europea potrebbe – da parte sua – applicare dazi al 4,8% e azzerarli completamente per alcuni prodotti. “Crediamo che il risultato sia a portata di mano e stiamo lavorando“, ha detto il portavoce della Commissione europea, Olof Gill.
Nel frattempo però i paesi dell’Unione europea hanno approvato con una schiacciante maggioranza le contromisure che la Commissione propone per l’ipotesi di un mancato accordo sui dazi commerciali con gli Usa.
Sul mercato delle valute, il cambio resta attorno quota 1,175, con variazioni modeste anche perché dagli USA l’ultimo report sui di sussidi di disoccupazione ha sottolineato la continua forza del mercato del lavoro, nonostante le persistenti tensioni commerciali. Questo rende incerto anche il percorso che intraprenderà la FED in futuro.

















