Dopo diverse settimane di andamento laterale, il Bitcoin ce l’ha fatta: ha raggiunto un nuovo massimo storico. L’oro digitale è riuscito a superare il record di maggio scorso, affacciandosi anche oltre i 116.000 dollari.
Non c’è un fattore specifico per l’aumento di . Principalmente, tutto si può riassumere nel maggiore appetito al rischio che c’è sui mercati. La guerra commerciale sembra far meno paura, perché Trump ancora una volta ha fatto slittare l’entrata in vigore dei dazi, facendo capire chiaramente che cerca un’intesa con tutti. Alle sue scadenze ed ultimatum ormai non crede quasi più nessuno.
Tutto questo incide anche in modo più diretto sulle criptovalute, perché favorisce la continua domanda di ETF Bitcoin. Lo dimostra anche la sua capitalizzazione di mercato, giunta saldamente intorno a 2,2 trilioni di dollari proprio grazie al rinnovato interesse istituzionale verso .
Allo stesso tempo, un dollaro USD più debole sembra spingere gli investitori verso asset più rischiosi. Inoltre, il settore delle crypto sta beneficiando del contesto normativo statunitense e del fatto che la Federal Reserve si avvicina a un taglio dei tassi, che la maggior parte degli analisti ritiene probabile entro la fine dell’anno (peraltro il presidente Trump suggerisce un taglio di 300 punti base). Tassi più bassi aumentano l’appeal degli asset più rischiosi.
Questo mix di fattori ha consentito a di piazzare l’ultimo scatto verso il nuovo record, anche se lo scenario tecnico adesso è in ipercomprato e suggerisce che potrebbe essere un lieve ritiro. Tuttavia, le probabilità di un aumento in futuro sono intatte, perché secondo alcuni analisti tecnici il Bitcoin ha sviluppato un pattern “tazza con manico” che preannuncia un rally.
Anche le principali altcoin stanno seguendo le orme di Bitcoin. è ormai sui 3mila dollari, dopo un progresso del 15% negli ultimi 7 giorni. ha superato i 2,5 dollari.
Se consideriamo le prime 30 crypto per capitalizzazione di mercato, tutte hanno un bilancio positivo negli ultimi 7 giorni.
