Alla vigilia dell’Independence Day, arrivano notizie confortanti dagli USA riguardo al mercato del lavoro. Il report sulle buste paga non agricole (Non Farm Payrolls) risulta infatti migliore delle attese, e ciò contribuisce a ridare un poco di slancio al dollaro.
L’economia americana ha aggiunto 147.000 posti di lavoro a giugno, in lieve crescita rispetto a 144.000 di maggio e ben oltre le previsioni di mercato di 110.000. La lettura è stata anche in linea con il guadagno medio mensile di 146K nei 12 mesi precedenti.
Quello che sorprende maggiormente è che il tasso di disoccupazione è inaspettatamente sceso al 4,1% (dal 4,2% di maggio), mentre le aspettative erano per un lieve aumento al 4,3%. Da maggio 2024 il tasso si mantiene all’interno di una stretta fascia del 4-4,2%, segnalando un’ampia stabilità del mercato del lavoro.
La retribuzione media oraria invece aumenta dello 0,2% (dopo un aumento dello 0,4% a maggio), leggermente al di sotto dello 0,3%previsto.
Infine, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 4.000 unità rispetto alla settimana precedente.
Il rapporto di giugno continua a sottolineare un mercato del lavoro resiliente, anche se un rallentamento potrebbe verificarsi presto poiché l’incertezza relativa alle tariffe, al commercio e alle politiche di immigrazione potrebbe indurre molti datori di lavoro ad adottare una posizione di assunzione più cauta.
Nel frattempo, il sale di nuovo sopra 97, perché questi numeri sul lavoro alleviano qualche preoccupazione riguardo la tenuta dell’economia statunitense e riducono le probabilità di tagli dei tassi della Fed quest’anno. Adesso il mercato non si aspetta alcun taglio in questo mese, mentre le possibilità che ci sarà a settembre scendono all’80%.
Il cambio scende invece sotto 1,18, mentre il rendimento del Treasury statunitense a 10 anni è salito al 4,34%.