Lo scatto rialzista cominciato circa una settimana fa ha proiettato la sterlina britannica su nuovi massimi da ottobre 2021 rispetto al dollaro americano ().
Un mix di fattori sta spingendo la valuta britannica. Anzitutto il ritorno dell’appetito al rischio sui mercati, dopo il cessate il fuoco in corso tra Israele e Iran.
Tuttavia sul cambio agisce però soprattutto la debolezza del dollaro. Le indiscrezioni del Wall Street Jorunal riguardo l’intenzione di Trump di sostituire Powell entro ottobre fa sorgere preoccupazioni per l’indipendenza della banca centrale USA.
I potenziali sostituti potrebbero essere l’ex governatore Kevin Warsh, il direttore del Consiglio economico nazionale Kevin Hassett e il segretario al Tesoro Scott Bessent.
Intanto sul fronte interno la Bank of England ha sposato la linea del graduale allentamento monetario. Il governatore Bailey ha parlato di debolezza nel mercato del lavoro, con una crescita salariale più lenta e una crescente inattività, mentre il vice governatore Ramsden ha affermato che questi fattori lo hanno spinto a votare per un taglio dei tassi nell’ultima riunione BoE, visto che l’inflazione potrebbe scendere sotto il target.
I mercati danno il 76% di probabilità di taglio del tasso di agosto.
Sul mercato intanto il cambio è salito sopra 1,374, livello più alto da ottobre 2021. Il momentum, misurato dall’indice di forza relativa (RSI), suggerisce che il trend potrebbe continuare, poiché gli acquirenti stanno guadagnando slancio. La prossima area di resistenza si trova a 1.38. Al contrario il primo livello di supporto è sulla soglia di 1.37, seguito dal minimo giornaliero del 26 giugno di 1.365.
