Stiamo vivendo giorni nervosi sul settore delle criptovalute. Lo dimostra il fatto che tra le prime 20 valute digitali per capitalizzazione di mercato, soltanto 3 hanno un bilancio positivo nell’ultima settimana (una di queste è , ma appena dello 0,5%).
In mancanza di spunti positivi, gli investitori evitano di esporsi troppo a causa del contesto geopolitico molto incerto. Gli attacchi incrociati tra Israele e Iran e l’entrata a gamba tesa degli USA nel conflitto avevano provocato una marcia indietro degli asset più rischiosi, che però è stata rapidamente riassorbita dopo che è stata decisa una tregua (che resta fragile).
Ma nonostante arrivino dei segnali di schiarita dal fronte Mediorientale, il mercato delle criptovalute continua ad essere ingessato.
Il problema è che lo scenario è cambiato troppe volte ed anche in tempi rapidi ultimamente, e questo scoraggia chi opera sul mercato.
Va aggiunto che lo scenario incerto proietta molti dubbi anche sulle prossime mosse di politica monetaria di Fed e BCE, frenando ulteriormente le mosse degli investitori sugli asset a maggior rischio. La parola d’ordine continua ad essere prudenza.
La notizia positiva è che , malgrado le recenti turbolenze, continua a rimanere oltre la soglia dei 100mila dollari (ci è scivolato sotto soltanto per poche ore).
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Come vediamo sulla piattaforma di investimento , lo scenario tecnico evidenzia soprattutto che la EMA50 ha svolto di nuovo il suo ruolo di supporto, come era già accaduto ad inizio giugno.
Se arriveranno notizie positive in grado di scuotere il mercato, potrebbe rilanciarsi verso i 110mila dollari. In caso contrario è probabile che questa fase interlocutoria proseguirà.
Nel frattempo, la domanda di ETF spot su BTC sta crescendo e gli afflussi cumulativi totali sono saliti a oltre 47 miliardi di dollari. Di segno opposto è invece l’offerta sugli exchange, che è crollata da oltre 1,5 milioni all’inizio di quest’anno a 1,1 milioni.
Un’ultima cosa: il Texas è diventato il primo stato degli Stati Uniti a finanziare una riserva di Bitcoin con fondi pubblici. E’ stata infatti firmata la legge Senate Bill 21 che istituisce la Texas Strategic Bitcoin Reserve, un fondo separato dal bilancio generale che investirà in come asset di riserva statale.