La prospettiva di un accordo commerciale con gli USA dà un po’ di slancio all’euro, che dopo qualche giorno vissuto in discesa torna a salire rispetto al dollaro americano ().
Malgrado si conoscano pochi dettagli concreti, l’accordo commerciale USA-UK ha acceso la speranza che possa essere raggiunta un’intesa anche con l’Eurozona, e ulteriori aspettative potrebbero nascere dai negoziati commerciali US-Cina che ci saranno durante il fine settimana in Svizzera.
Lo stesso presidente Trump ha espresso ottimismo, scrivendo sul suo social Thruth “Tanti accordi commerciali in preparazione, tutti buoni (OTTIMI!)!”.
La schiarita sul fronte commerciale fa immaginare scenari economici peno pesanti e minori rischi che l’inflazione possa riesplodere. Tutto questo alimenta anche la prospettiva che la BCE continuerà a ridurre i tassi di interesse (i mercati si aspettano 25 punti base di taglio a giugno), come ha fatto settimana scorsa, per stimolare la crescita del blocco.
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Così dopo essere sceso al minimo di 4 settimane a 1,12, il cambio si è riavvicinato a quota 1,13, ma resta comunque in prossimità della trendline rialzista partita lo scorso febbraio, come possiamo vedere nell’immagine su .
Questa zona funge anche da supporto statico (si tratta infatti dei due punti di massimo toccati tra agosto e settembre 2024). Se l’EURUSD dovesse scendere ulteriormente, andrebbe a testare la Ema50 in qualità di supporto dinamico.
