In una giornata che sta sorridendo al dollaro, una delle poche valute che invece guadagna terreno sul biglietto verde è la sterlina (cambio ). Questo accade dopo la riunione della Bank fo England, che ha deciso di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base, come previsto, ma ha adottato un tono più falco.
Al termine della riunione la Banca d’Inghilterra ha abbassato il costo del denaro al 4,25%, il livello più basso degli ultimi due anni, citando come motivazione i continui progressi nella disinflazione.
Tuttavia, se 5 membri sono stati favorevoli a questo esito, ben 4 avevano idee differenti. Due membri infatti avrebbero preferito un taglio più ampio al 4%, mentre due volevano mantenere il tasso di interesse al 4,5%. Gli esperti ritenevano invece che si sarebbe stata l’unanimità nel votare per un altro taglio.
La banca centrale ha sottolineato che continuerà a tagliare i tassi ma lo farà gradualmente, per garantire che i rischi di inflazione diminuiscano. Questa posizione più cauta mostrata dalla BoE ha ridotto le aspettative del mercato riguardo ulteriori tagli dei tassi. Attualmente si prevedono circa 59 pb di tagli entro la fine dell’anno.
Ciò ha contribuito a spingere la sterlina. Il cambio è salito sopra 1,33, continuando la sua fase di oscillazione nel range 1,32 e 1,34 che va avanti da un po’ di tempo, come possiamo vedere nell’immagine tratta dalla piattaforma di investimento .
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A dare una spinta alla valuta britannica sono anche le novità sul fronte commerciale. Il presidente Trump ha annunciato un accordo tra Stati Uniti e Regno Unito (aggiungendo che questo accordo è soltanto “il primo di molti”).
Sul mercato obbligazionario, il rendimento dei gilt britannici a 10 anni è risalito verso il 4,5%.