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FED, tassi fermi e “prospettive incerte”. Il Dollar Index si risolleva

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L’istituto lascia il costo del denaro nell’intervallo tra il 4,25 e il 4,5%, come atteso dal mercato

Come ci si aspettava, la Fed ha deciso di lasciare invariato il costo del denaro. Al termine della riunione di due giorni, la banca centrale USA ha confermato i tassi di interesse in una forchetta fra il 4,25% e il 4,50%. Ma l’approccio molto cauto anche riguardo al futuro ha finito per spingere la rialzo il dollaro.

La decisione della FED è motivata da una “incertezza delle prospettive, che in buona sostanza è provocata dalle politiche di Trump. L’istituto sottolinea che l’economia USA si sta espandendo “a un ritmo sostenuto” malgrado le le oscillazioni delle esportazioni nette abbiano influenzato i dati.
Inoltre il mercato del lavoro è stabile e con condizioni solide, mentre l’inflazione “rimane piuttosto elevata” e i rischi che cresca di nuovo sono aumentati.


Per tutti questi motivi, la FED ha deciso di non procedere ancora con i tagli dei tassi, malgrado le pressioni continue ricevute da Trump. Quel che farà in futuro dipenderà dai dati in arrivo, che potrebbero fargli “adeguare l’orientamento della politica monetaria, se necessario“.
Intanto la Fed continuerà a ridurre le sue partecipazioni in titoli del Tesoro, obbligazioni e titoli garantiti da ipoteca delle agenzie.


Dopo la riunione della FED, il è salito a 99,7 perché i tagli dei tassi in futuro potrebbero essere meno scontati del previsto, visto che lo stesso Powell ha affermato che la Federal Reserve non ha bisogno di affrettarsi a aggiustare i tassi di interesse. I trader continuano comunque a stimare tre tagli quest’anno.

Nel frattempo, il presidente Trump ha dichiarato di non essere disposto a ridurre le tariffe sulla Cina preventivamente come mezzo per facilitare i negoziati commerciali più profondi con Pechino.

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