La battaglia commerciale continua a essere il tema cardine dei mercati finanziari, con gli investitori che aspettano aggiornamenti significativi che per adesso non ci sono. Nel frattempo il dollaro torna a indebolirsi in questo avvio di settimana, e il cambio con la sterlina () si affaccia così oltre 1,34, in prossimità dei massimi di 7 mesi.
Settimana scorsa Trump aveva parlato di colloqui in corso con la Cina, segnalando una potenziale de-escalation della guerra commerciale che aveva sollevato timori di recessione. Tuttavia, gli economisti avvertono che la tensione sta indebolendo l’economia statunitense, fiaccata da una costante incertezza che ha compromesso anche la fiducia nel dollaro (il è sceso sotto quota 100 ed è scambiato al livello più basso dall’inizio del 2022).
Intanto nei prossimi giorni gli investitori che si preparano alla pubblicazione di diversi dati macro statunitensi, tra i quali spiccano il PIL del primo trimestre (mercoledì) e il rapporto sull’occupazione di aprile (venerdì).
Il calendario dei dati del Regno Unito invece è leggero questa settimana, con solo l’indice nazionale dei prezzi delle case e gli indicatori monetari e di credito della Banca d’Inghilterra previsti per la pubblicazione.
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Il quadro grafico del cambio è tornato ad essere chiaramente rialzista nelle ultime settimane, come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento .
Il rimbalzo avvenuto sulla Ema200 ha fornito una grande spinta, alimentata anche dalla “croce d’oro” che si è formata di recente. Tuttavia adesso c’è da fronteggiare la zona di resistenza su quota 1,34. A 1,328 invece c’è un’area di supporto, ed è proprio in questo intervallo che il GBPUSD sta danzando nelle ultime sedute, in attesa di novità dal fronte commerciale che potranno imprimere una direzione più decisa.


















