Nelle ultime settimane il ciclone Trump si è abbattuto sui mercati, innescando a Wall Street una fortissima volatilità sui principali indici azionari. L’incertezza che circonda le politiche tariffarie commerciali USA, e soprattutto l’escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Cina, hanno alimentato il timore di forti ripercussioni economiche.
In questo contesto, gli investitori che cercano di mantenere una posizione nel mondo azionario possono prendere in considerazione gli ETF a bassa volatilità, come l’.
Gli ETF a bassa volatilità hanno il potenziale di sovraperformare il mercato quando il contesto è incerto, fornendo una protezione significativa al portafoglio. Questo perché questi fondi includono azioni più stabili, che hanno registrato un minor movimento di prezzo. Questi fondi investono maggiormente in settori difensivi, che di solito hanno un rendimento da dividendi più elevato rispetto ai mercati più ampi.
L’ETF a bassa volatilità fornisce un’esposizione a titoli con la volatilità più bassa realizzata negli ultimi 12 mesi. Riflette il S&P500 Low Volatility Index e contiene 102 titoli nel suo paniere. E’ ampiamente distribuito tra diversi settori: finanziamenti, utilities, beni industriali e di consumo che ricevono un’esposizione a due cifre ciascuno.
Nonostante la fortissima turbolenza di queste settimane, il bilancio del 2025 di SPLV è ancora positivo di circa il 5%.
Dal momento che ci muoviamo in un’ottica di medio-lungo periodo, abbiamo utilizzato un timeframe settimanale.
_
_
Quello che emerge osservando il grafico sulla piattaforma di investimento , è la formazione di un doppio massimo tra la fine dello scorso anno e l’inizio di questo. La base di questo pattern è un supporto statico a quota 68 dollari.
Come possiamo vedere, il prezzo di è rimbalzato sulla Ema100 facendo pullback. C’è quindi la possibilità che questo pattern non si comporti come figura di inversione bensì di continuazione del trend, muovendosi verso l’ultimo punto di massimo, a quota 75 dollari circa.
