A mercati chiusi, Donald Trump ha annunciato l’entrata in vigore dei dazi a partire dalla mezzanotte del 3 aprile.
I nuovi dazi reciproci saranno del 10% per tutti i Paesi, anche se Trump aggiunge che saranno “più alti per chi ci ha trattati male“. Tra questi c’è l’Europa, i cui prodotti saranno colpiti da tariffe al 20%, che per il settore auto diventano 25%.
I dazi più alti colpiranno il Vietnam (46%) e la Tailandia (36%), ma anche Taiwan (32%), Indonesia (32%), Svizzera (31%) e India (26%). Per il Regno Unito tariffe al 10%.
Il presidente americano ribadisce che è uno dei giorni “più importanti della storia americana“. Poi aggiunge: “Questo è il giorno in cui l’industria americana rinasce, dopo che per decenni paesi sia amici che nemici hanno derubato posti di lavoro e fabbriche“.
Le notizie che si sono rincorse nella giornata hanno creato una forte volatilità sul mercato valutario. Nelle ore che hanno anticipato l’annuncio di Trump, il dollaro ha perso fortemente quota rispetto a tutte le altre valute principali, perché si immaginava un approccio tariffario soft.
Ma dopo l’annuncio lo scenario è cambiato, soprattutto per il probabile scontro frontale che ci sarà con la UE e che avrà conseguenze forti per tutti.
Il ha recuperato gran parte delle perdite iniziali riportandosi in area 104, mentre il cambio , che era salito oltre 1,09, è poi sceso verso 1,082.
