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PETROLIO, giornata nera. Paura e dati USA sulle scorte spingono giù Brent e WTI

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L'EIA, divisione del Dipartimento dell'Energia americano, ha evidenziato che gli stock di greggio sono scesi di circa 1 milione

Giornata nera per il petrolio, che patisce un’altra ondata di vendite dopo i dati Usa sulle scorte.
L’EIA, divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha evidenziato che gli stock di greggio sono scesi di circa 1 milione a 488,1 MBG. Il dato è leggermente inferiore alle attese (ma migliore di quello della settimana precedente).

Gli stock di distillati hanno registrato invece un decremento di 3,8 milioni a 160,7 MBG, contro attese per una discesa di 1,7 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un aumento di 1,9 milioni a quota 227 MBG (era atteso un calo di 1,8 milioni).
Le riserve strategiche di petrolio sono scese di 0,8 milioni a 640,1 MBG.

Il dato ha appesantito i mercati, dove il scivola sotto i 42 dollari al barile, mentre il si riavvicina pericolosamente alla soglia psicologica di 40.

Sul mercato, più che il dato sulle scorte, pesa comunque il timore che Il nuovo picco dell’epidemia di COVID-19 spinga verso lockdown diffusi, rallentando l’economia e quindi la domanda di petrolio. La preoccupazione è quindi che ci si avvi verso un nuovo periodo di eccesso di offerta globale, malgrado il piano di tagli portato avanti dall’OPEC+.
Ricordiamo che ad aprile scorso, proprio lo shock sul mercato provocato dalla pandemia, spinse il prezzo del greggio sotto il valore dello zero.

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