L’euforia che si respirava sul mercato delle criptovalute fino a poco tempo si è esaurita, e sul mercato adesso c’è molto nervosismo. e le altre cripto stanno infatti vivendo un momento particolarmente difficile, con il prezzo della più importante valuta digitale che è scivolato sotto gli 80mila dollari, tornando sui livelli che aveva prima della vittoria elettorale di Donald Trump (che era stato il vero motivo del boom successivo).
Negli ultimi giorni la tendenza ribassista di si è intensificata, tanto che il prezzo è sceso del sotto quota 80 mila dollari, sui minimi da inizio novembre. Dal picco storico oltre i 100mila dollari, toccato appena un mese fa, il BTC ha perso circa il 30% (il 20% soltanto nell’ultima settimana).
Soffrono anche le altre crypto, è precipitato sui 2100 dollari (-23% settimanale), è finito sotto la soglia dei 2 dollari mentre il , crypto tanto cara a Elon Musk, ha perso il 27% nell’ultima settimana.
Le prime 35 valute digitali per capitalizzazione di mercato accusano tutte quante un calo in doppia cifra questa settimana. Un vero massacro.
Il settore vive una fase di grande angoscia, testimoniata da un indice della paura/avidità mai così in basso dal 2022.
Se il presidente USA era stata la ragione principale del boom, adesso è uno dei motivi di questo periodo difficile. La sua politica aggressiva sul fronte delle tariffe fa temere nuovi rialzi dell’inflazione e allontana gli investitori dagli asset particolarmente rischiosi. Inoltre il proposito di creare una riserva federale si scontra con ostacoli anzitutto politici, come dimostra la bocciatura di una proposta del genere in Montana, North Dakota e Wyoming.
Il mercato delle criptovalute sconta anche una certa stanchezza degli investitori nel vivere una fase di consolidamento che dura ormai da molte settimane. Una volta superata la soglia dei 100mila dollari, il più volte ha fatto intravedere la possibilità di spiccare il volo ma poi ha sempre fatto marcia indietro.
Nel calderone dei problemi va anche aggiunto la recente violazione della sicurezza di ByBit, vittima di un furto da parte di hacker per 1,5 miliardi di dollari di itinerum.
I problemi che sta attraversando il settore trovano conferma anche nei deflussi dagli etf spot registrati la scorsa settimana. Ci sono stati prelievi per oltre 550 milioni di dollari.
Va evidenziato tuttavia che una correzione del 30% è un evento che già altre volte si è verificato nel settore crypto. Nel 2021, ha sperimentato un tuffo del 53%, ma successivamente ha raggiunto un nuovo massimo superiore a $ 69.000. Modelli simili sono stati osservati nel 2017 e nel 2013.