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Euro in frenata su elezioni in Germania e dati macro. EURUSD a 1,045

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Il settore privato continua a faticosamente a registrare un livello di crescita marginale nella Eurozona

I dati PMI non entusiasmanti e l’avvicinamento alle elezioni in Germania – che si terranno questo weekend – frenano lo slancio dell’euro che si ferma poco prima di quota 1,05 rispetto al dollaro.

Sul fronte macroeconomico, l’indagine PMI sull’Eurozona di S&P Global ha mostrato un settore privato che continua a registrare un livello di crescita marginale della produzione, con un tasso di espansione invariato rispetto a gennaio (50,2) e inferiore alle aspettative (50,5).
Mentre nel settore manifatturiero l’ndice PMI è salito a 47,3 punti da 46,6, (più dei 46,9 punti attesi) ma resta comunque in zona contrazione, il PMI dei servizi scende a 50,7 punti rispetto ai 51,3 punti precedenti (meno dei 51,5 punti attesi).


Intanto sale l’attesa per le elezioni del weekend in Germania, che potrebbero avere un risvolto sul rilancio dell’economia tedesca in crisi industriale. I sondaggi suggeriscono che il blocco conservativo CDU/CSU, guidato da Friedrich Merz, probabilmente vincerà, ma avrà bisogno di partner di coalizione per formare un governo.
Inoltre continuano a tenere banco le preoccupazioni sul fronte commerciale. La BCE ritiene che le tariffe di Trump potrebbero pesare sulla crescita europea, smorzando le esportazioni. Ciò inevitabilmente inciderebbe anche sulla politica monetaria della Eurotwer nel prossimo futuro. 


L’euro così ferma la sua ripresa rispetto al dollaro () e torna indietro verso 1,045. Anche se in settimana la coppia ha superato la Ema50, inviando un messaggio rialzista al mercato, l’area di prezzo su quota 1,05 resta una resistenza più forte del previsto, visto che è stata testata senza successo già tre volte nell’ultimo mese.

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