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La battaglia dei dazi fa tremare l’Europa: EURUSD arriva sui minimi da novembre 2022

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Scattano le prime tariffe commerciali USA contro Canada, Messico e Cina. Ma Trump avverte l’UE che sarà il prossimo bersaglio

Comincia malissimo la settimana dell’euro, che sprofonda rispetto al dollaro con l’avvio della battaglia commerciale da parte di Donald Trump. I primi paesi colpiti dalle tariffe statunitensi sono Canada, Messico (con tariffe al 25%) e Cina al 10%), che hanno già preannunciato risposte adeguate.
Ma il presidente statunitense ha avvertito anche l’Unione Europea, prossimo bersaglio della sua battaglia a colpi di dazi. “Gli europei ci trattano molto, molto male e se non correggeranno gli squilibri commerciali dovranno pagare le tariffe“, ha spiegato Trump.


L’inizio di una guerra commerciale rischia di far nuovamente schizzare l’inflazione (a causa della minore disponibilità di prodotti e di prezzi più alti per quelli importati) e deprimere la già difficoltosa crescita economica del vecchio continente. Germania, Irlanda e Italia sono i tre paesi più a rischio, dal momento che hanno il surplus commerciale maggiore rispetto agli Stati Uniti.


Tutto questo esercita una forte pressione sulla moneta unica, che nelle prime ore di lunedì era precipitata fino a 1,01 rispetto al dollaro americano (), toccando il livello più basso da novembre del 2022.
La valuta unica sta subendo pressioni anche dal percorso divergente che stanno assumendo BCE e FED. Settimana scorsa la Eurotower ha abbassato i tassi di 25bps e ha lasciato la porta aperta per ulteriori tagli – forse 3 – entro la fine dell’anno. La FED invece potrebbe tagliare il costo del denaro soltanto 1 o 2 volte.

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