Quello che Donald Trump ha dato, adesso Donald Trump sta togliendo. Il settore delle criptovalute viene duramente colpito dall’ondata di avversione al rischio che si è diffusa sui mercati dopo l’avvio della battaglia commerciale da parte degli Stati Uniti, così come aveva promesso di fare Donald Trump.
Dal fine settimana sono entrati in vigore i primi dazi commerciali contro Canada, Messico e Cina, e il nuovo inquilino della Casa Bianca ha promesso che presto toccherà anche all’Unione Europea. La battaglia dei dazi ha provocato un clima di risk-off sui mercati, finendo per travolgere anche il settore delle criptovalute, che proprio dall’elezione di Trump aveva tratto un forte slancio rialzista, grazie alla prospettiva di una forte deregolamentazione del settore.
Da sabato il mercato delle valute digitali ha bruciato quasi 600 miliardi di dollari. La capitalizzazione è scivolata sulla soglia dei 3 trilioni di dollari, con cali di prezzo diffusi su tutte le cripto, tanto che nessuna delle prime 50 valute digitali mostra un guadagno.
Il si è allontanato rapidamente dalla soglia dei 100mila dollari, avvicinandosi anche a quota 91.000prima di risalire verso i 95 mila. Già questo andamento fa capire quanta volatilità stia esprimendo il settore delle crypto.
Perdite più pesanti aveva accusato , che era arrivato a perdere il 27% a 2.550 dollari. Malissimo anche , in calo del 17%.
Inizialmente si era salvata soltanto Solana, l’infrastruttura blockchain su cui è costruito TRUMPcoin, ma poi anch’essa è scivolata di circa il 7%.