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La BNS conferma i tassi e avverte: franco troppo forte. Ma l’USDCHF resta sui massimi di due mesi

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L'istituto centrale elvetico continua a ripetere che è pronto a intensificare gli interventi sul mercato dei cambi se necessario

La BNS non modifica la propria politica monetaria. L’istituto centrale elvetico ha infatti deciso di lasciare il tasso di riferimento sui depositi a vista a -0,75%. La fascia target Libor a 3 mesi rimane stabile tra -1,25% e -0,25%, come ampiamente previsto. Una mossa che, come vedremo, non ha avuto grande impatto sul cambio USDCHF.

La banca centrale continua a vedere rischi per l’economia nazionale, a causa della diffusione della pandemia.
Anche la Svizzera ha vissuto una forte recessione, e nel secondo trimestre il PIL è stato inferiore di oltre il 10% al livello pre-crisi, e dovrebbe diminuire di circa il 5% quest’anno. Per questo la BNS mantiene la sua politica monetaria espansiva. Tuttavia, si prevede un forte aumento del PIL nel terzo trimestre.

La banca centrale ha osservato che le prospettive per l’inflazione sono soggette a un’incertezza insolitamente elevata. Dovrebbe tornare in territorio positivo nel 2021 (0,1%) e aumentare leggermente nel 2022 (0,2%); tuttavia le previsioni per l’anno in corso rimangono negative (−0,6%).

Una delle preoccupazioni della banca centrale elvetica rimane il Franco svizzero, ritenuto molto apprezzato. Per questo la BNS continua a ripetere che è pronta a intensificare gli interventi sul mercato dei cambi se necessario.

Dopo il meeting della BNS, il franco svizzero non si è mosso granché. Il cambio USDCHF è rimasto sui massimi da fine luglio a circa 0,925. Questa settimana il franco è stato messo sotto pressione da un dollaro più forte.

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