La marcia dell’inflazione in Turchia continua a rendere incerto il percorso della politica monetaria della CBRT, con inevitabili conseguenze sulla Lira turca che oggi si è riavvicinata al minimo storico rispetto al dollaro.
Il report sull’inflazione ha evidenzato un calo al 47,09% a novembre, contro il 48,58% di ottobre. Ma sebbene la discesa sia giunta al sesto mese consecutivo, è più lenta del previsto (46,6%). Nel frattempo, l’inflazione core annuale è scesa al 47,13%, il livello più basso da maggio 2023, in calo rispetto al 47,75% di ottobre.
Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 2,24%, l’incremento più basso in cinque mesi, in rallentamento rispetto al rialzo del 2,88% di ottobre.
La discesa troppo lenta dell’inflazione sta ritardando i tagli ai tassi di interesse da parte della banca centrale, che secondo il mercato ormai potranno avvenire solo il prossimo anno. La banca centrale, nel contesto di uno spostamento verso misure più convenzionali, a novembre ha mantenuto il tasso di riferimento fermo al 50% per l’ottava riunione consecutiva di novembre.
Questo scenario sta impedendo alla Lira di scostarsi dal livello minimo storico rispetto al dollaro. Il cambio USDTRY viaggia verso 34,7, dopo aver guadagnato il 20% nell’ultimo anno e quasi il 600% negli ultimi 4 anni. Intanto il rendimento dei titoli di stato turchi a 10 anni è sceso al 27,7%.

















