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Umore negativo attorno al PETROLIO. Il WTI torna sotto la soglia dei 40$

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Le preoccupazioni maggiori arrivano dai fondamentali: l'offerta sta risalendo in fretta, mentre la domanda non decolla

Gli ultimi giorni hanno segnato un brusco cambiamento di umore sul mercato del petrolio, tanto che le quotazioni del sono nuovamente scese sotto la soglia dei 40 dollari al barile.
Venerdì i prezzi di Brent e WTI sono scesi di oltre il 3%, facendo registrare il più grande calo settimanale da giugno.

Le ultime tre sedute della settimana sono state molto pesanti (il è sceso da 44 a poco sotto i 40), perché il prezzo ha attraversato le medie mobili a 50 e 200 e perché questo calo è stato accompagnato da un fortissimo aumento dei volumi.
Bisogna vedere se verrà confermata la rottura del supporto in area 39,96, perché potrebbe aprire le porte a una continuazione della discesa fino in area 36, dove si trova il 50% Fibonacci. Le speranze dei rialzisti sono legate a un pronto recupero di area 39,964 dollari (fonte grafica broker ).

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Sono diverse le cause che stanno agendo al ribasso sul mercato, e che aprono la porta a diversi interrogativi. Del resto, dopo diverse settimane durante le quali i rialzi dell’oro nero si erano sempre smorzati sul nascere, qualche dubbio sulla tenuta del mercato era sorto.
Neppure quando l’uragano Laura aveva chiuso le piattaforme nel Golfo del Messico, riducendo la produzione Usa di 1,6 milioni di barili al giorno, i prezzi sono riusciti a schizzare al rialzo.

Il primo elemento frenante è la volatilità del dollaro, che si è trasmessa anche al petrolio. Il biglietto verde ha arrestato la sua fase ribassista, e quanto meno adesso tenta di reagire.
Ma le preoccupazioni maggiori arrivano dai fondamentali. L’offerta sta risalendo in fretta, mentre la domanda rischia di interrompere il recupero post-Covid.
Secondo il ministro dell’Energia russo Alexander Novak, la domanda globale di petrolio potrebbe scendere tra i 9 milioni e i 10 milioni di barili al giorno (bpd) quest’anno a causa della pandemia.

Il taglio record dell’offerta da parte dell’OPEC+ ha sostenuto i prezzi durante il periodo pre-estivo, ma l’OPEC ha iniziato ad appianare la portata dei tagli ad agosto, aumentando la produzione di quasi 1 milione di barili al giorno.

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