Home
Lira Turchia TRY

Turchia, la CBRT conferma ancora i tassi all’8,25%. Lira TRY si riavvicina ai minimi storici

Scritto da -

L'istituto centrale è legato alla volontà del presidente Erdogan, seccamente contrario all'ipotesi di rialzo dei tassi

Per la terza riunione consecutiva, la banca centrale turca (CBRT) ha lasciato i tassi d’interesse invariati all’8,25%. Fino a poco tempo fa l’istituto centrale era stato protagonista di una serie impressionante di sforbiciate, ben nove consecutive, che ha portato il costo del denaro dal 24% del luglio 2019 all’8,25% attuale.

Nel comunicato successivo al meeting, il comitato di politica monetaria ha spiegato che “la graduale normalizzazione delle specifiche misure finanziarie di contrasto alla pandemia e i passi recenti restrittivi adottati nella gestione della liquidità crediamo sostengano la stabilità macro-finanziaria”.
Sebbene la mossa fosse attesa, gli analisti sono tutti concordi nel ritenere che il costo del denaro in Turchia debba essere aumentato per rispondere con efficacia all’alta inflazione, che da qualche tempo è tornata in doppia cifra, spingendo il tasso d’interesse reale tra i più negativi al mondo.

Il problema è che l’istituto centrale è legato alla volontà del presidente Erdogan, seccamente contrario all’ipotesi di rialzo dei tassi. Ufficialmente per via nella sua personalissima convinzione che ciò acceleri l’inflazione, in realtà perché consapevole che il ritmo di crescita del paese ne risentirebbe, finendo per alimentare il malcontento nei suoi confronti.

Dopo l’annuncio, la lira turca ha ripreso a perdere quota contro dollaro ed euro.
Il cambio pochi giorni fa aveva raggiunto il nuovo massimo storico a 7,5, e adesso si sta riavvicinando a quella quota (siamo a 7,34).
Anche il cambio si sta riavvicinando al nuovo record oltre quota 8,80, toccato appena pochi giorni fa. Rispetto ad entrambe le valute più importanti, la Lira ha perso oltre il 20% da inizio anno.

Non è possibile commentare questo post.

IN EVIDENZA