Le Borse europee chiudono in rosso, divise ancora una volta da un sentiment contrastante. Da una parte c’è la speranza di una ripresa economica robusta, dall’altra ci sono i numeri della pandemia (superati i 13 milioni di contagi) e le nuove misure di chiusura e isolamento in diversi Paesi. Pesa anche l’indice Zew in Germania, che a luglio è sceso più di quanto previsto.
Giornata “no” anche per il listino milanese. A Milano il mostra un frazionale ribasso dello 0,62%, torna di nuovo sotto i 20mila e archivia la seduta a 19.879,75 punti.
In una giornata grigia, si mettono in evidenza i comparti telecomunicazioni (+1,14%), materie prime (+0,90%) e immobiliare (+0,72%). I peggiori sono invece i settori tecnologia (-3,80%), automotive (-1,61%) e viaggi e intrattenimento (-1,51%).
A Milano resta osservata speciale Atlantia (+0,75%), aspettando il consiglio dei ministri di questa sera con al centro la questione delle concessioni autostradali. Telecom Italia si muove dell’1,78%; bene anche Mediobanca che mostra un incremento dell’1,73%. Le peggiori performance, invece, si registrano su STMicroelectronics, che ottiene -4,22%.
Le altre Borse
Seduta negativa anche per le altre Borse europee. A Parigi il Cac40 dello 0,96% e a Francoforte il dello 0,8%. Chiusura in rosso per Madrid, in calo dell’1,28%.
Intanto negli USA, dove è partita la stagione delle trimestrali con quelle di JpMorgan e Citi sopra le attese degli analisti, si muovono in netto rialzo gli indici principali: lo chiude con +1.34%, il segna +2,13%. Meno brillante il , a +0.94%.