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L’euro frena la caduta ma resta sotto pressione. EURUSD a 1,065

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La divergenza di approccio tra BCE e FED sta pesando sulla valuta unica

Dopo giorni molto complicati, l’euro ritrova un po’ di terreno rispetto al dollaro statunitense e torna verso quota 1,065.
La pressione attorno alla valuta unica rimane comunque forte, per via della divergenza che si va concretizzando tra la Banca Centrale Europea e la Federal Reserve.

La presidente della BCE, Lagarde, ha detto che è il momento di allentare i tassi, “a patto che non ci siano altri shock“. Il mercato continua a ritenere probabile il primo taglio al costo del denaro nella riunione di giugno, e altri due prima della fine del 2024.

Dall’altra parte dell’oceano, il Presidente della Fed, Jerome Powell, ha ribadito che l’inflazione degli Stati Uniti non ha fatto progressi sufficienti tali da poter credere che stia tornando in modo sostenibile al target del 2%. “Data la forza del mercato del lavoro e i progressi compiuti finora sull’inflazione – ha detto il numero uno della FED –  è opportuno concedere alla politica restrittiva più tempo per agire e lasciare che i dati e l’evoluzione delle prospettive ci guidino”.

Parole che indicano che la Fed manterrà i tassi alti più a lungo. I mercati vedono ora solo circa 40 punti base di allentamento totale da parte della Fed quest’anno, in netto calo rispetto ai 160 punti base fissati all’inizio dell’anno.

Il cambio EURUSD, pur risalendo verso 1,065, rimane vicino al livello più basso degli ultimi cinque mesi, ed ha perso circa 3 punti percentuali in questa prima parte del 2024.
Va detto che la valuta unica è in buona compagnia, visto che il dollaro si è mantenuto vicino ai massimi pluriennali rispetto alla maggior parte delle principali valute.

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