Home
NFP non farm payrolls

Lavoro USA, dati forti allontanano i tagli della FED. Index in salita

Scritto da -

A marzo l’economia statunitense ha aggiunto 303.000 posti di lavoro, più delle previsioni (200.000)

Gli attesi dati USA sul lavoro, più robusti del previsto, danno ragione alla FED (che non ha fretta sui tagli ai tassi di interesse) e forniscono una piccola spinta al dollaro (con l’Index che si consolida oltre quota 104).

A marzo l’economia statunitense ha aggiunto 303.000 posti di lavoro (Non Farm Payrolls), che è il valore massimo degli ultimi dieci mesi. E’ più di quanto registrato a febbraio (270.000) e più delle previsioni (200.000). Anche i dati di gennaio sono stati rivisti al rialzo.

Nel frattempo il tasso di disoccupazione è sceso inaspettatamente al 3,8%, rispetto al massimo biennale del 3,9% del mese precedente e alle aspettative del mercato, che prevedevano che il tasso sarebbe rimasto invariato. Nonostante le misure di inasprimento della politica monetaria, il tasso di disoccupazione è rimasto entro l’intervallo tra il 3,7% e il 3,9% da agosto 2023, suggerendo che il mercato del lavoro rimane forte.

Infine, la retribuzione oraria media è cresciuta di 12 centesimi, o dello 0,3%, dopo l’aumento dello 0,2% del mese precedente e in linea con le previsioni di mercato.

Questo report ha consentito al dollaro di riprendere quota, con l’Index che raggiunto anche quota 104,6, perché il mercato del lavoro solido dà modo alla FED di mantenere il suo atteggiamento cauto riguardo ai primi tagli dei tassi. Non c’è fretta perché l’economia e il mercato del lavoro sono solidi.

Questo ammorbidisce la prospettiva che la prima sforbiciata arriverà a giugno, e alza le probabilità su quella di settembre. Addirittura Neel Kashkhari (Atlanta Fed) è arrivato ad affermare che la banca potrebbe lasciare la politica in monetaria invariata per tutto l’anno, se l’inflazione dovesse rivelarsi più persistente delle attese.

Non è possibile commentare questo post.

IN EVIDENZA