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Turchia, la Lira barcolla ancora dopo le elezioni

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Il partito AKP del presidente Erdogan ha subito una sconfitta in grandi città come Istanbul e Ankara

E’ stato un fine settimana importante per la Turchia, che ha vissuto una tornata elettorale che ha visto uscire sconfitto il presidente Erdogan. Tuttavia, dopo un’iniziale caduta su nuovo minimi storici, la Lira turca ha recuperato parzialmente terreno rispetto al dollaro USD.

Il partito AKP del presidente Erdogan ha subito una sconfitta alle elezioni locali, perdendo in grandi città come Istanbul e Ankara.
Questo scenario ha fatto pensare a una virata dalle recenti politiche economiche ortodosse (la banca centrale ha inaspettatamente aumentato i tassi di interesseal 50% a marzo) a una politica più espansiva.

Tuttavia il presidente Erdogan ha (apparentemente) accettato la sconfitta, promettendo di contenere l’inflazione (il tasso annuale è salito al 67,07% a febbraio). Anche il ministro delle Finanze Simsek ha detto che il Paese continuerà in una politica monetaria restrittiva e politiche creditizie selettive al fine di contenere l’inflazione.

I timori di una svendita post-elettorale avevano fatto scivolare ancora la lira turca, che ha toccato nuovi minimi record di 32,4 per dollaro (USDTRY), prima di tornare verso quota 32.
Per proteggere i propri risparmi dall’inflazione, molti turchi si stanno rivolgendo all’oro e ad altri asset legati al dollaro americano. Inoltre molti investitori continuano a essere diffidenti, per via delle incertezze relative alla politica fiscale e alle potenziali misure populiste.

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