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Regno Unito in recessione, ma la BoE non taglierà i tassi presto. GBPUSD su 1,26

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Alcuni funzionari della banca centrale hanno suggerito che i tagli dei tassi dovrebbero rimanere ‘lontani’

Come si aspettavano i mercati, il Regno Unito è ufficialmente entrato in recessione nell’ultimo trimestre del 2023. E’ la prima volta che succede dalla metà del 2020, quando il falgello dell’economia si chiamava Covid.

Secondo i dati diffusi oggi dall’ufficio di statistica, l’economia del Regno Unito si è contratta dello 0,3% nell’ultimo trimestre del 2023, e dello 0,2% su base annua. Elevata inflazione, costi di finanziamento record e una domanda estera debole (le esportazioni che sono crollate del 7,6%) hanno pesato sull’economia del Regno. 

Tuttavia, le difficoltà dell’economia britannica non dovrebbero spostare granché le prospettive della Bank of England riguardo ai tassi di interesse. Alcuni funzionari della banca centrale hanno infatti suggerito che i tagli dei tassi dovrebbero rimanere ‘lontani, nonostante le aspettative che ciò possa accadere in una delle prossime riunioni.
Nel meeting di marzo, la BoE ha mantenuto i tassi di interesse invariati, ma sono spariti i “falchi” tra i membri del board (i due che in precedenza avevano sostenuto un rialzo sono passati ad una posizione di mantenimento).

Sul fronte valutario, la sterlina britannica rimane vicino alla soglia di 1,26 dollari (GBPUSD), ossia in prossimità dei minimi dal 19 febbraio.
Il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni del Regno Unito invece è rimbalzato al 3,99%, allontanandosi dai livelli più bassi in quasi due settimane.

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