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Cina, nessun ritocco ai tatti dalla PBoC. L’USD-CNH poco mosso oltre i 7,00

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Malgrado la decisione di oggi, non si esclude la possibilità di un allentamento ulteriore da parte della PBoC in futuro

La banca centrale cinese (PBoC) ha mantenuto il Loan Prime Rate (LPR) per 1 anno e 5 anni rispettivamente al 3,85% e 4,65%. La decisione è arrivata nel mezzo di un aumento dei casi Covid-19, e soltanto pochi giorni dopo che il governo cinese ha annunciato che potrebbe tagliare il coefficiente di riserva (RRR) per aiutare a stimolare l’economia.

La pausa nel percorso di politica monetaria era ampiamente prevista, e non riduce le possibilità di un allentamento ulteriore da parte della PBoC in futuro.
Tuttavia, la riduzione dei tassi potrebbe avvenire non sotto forma di tassi di prestito primari, ma attraverso lo speciale programma di riassegnazione di prestiti alle PMI.

Subito dopo l’annuncio della pausa dei tassi, lo Yuan ha mostrato un sussulto nei confronti del dollaro USA (), sempre oltre la soglia psicologica di 7,00.
Tuttavia, è probabile che si tratti di un movimento solo temporaneo giacché i rischi esterni che l’economia cinese sta affrontando non sono cambiati. Tra questi c’è proprio la guerra commerciale con alcune economie, principalmente gli Stati Uniti. Un altro è che i casi Covid-19 e le misure di allontanamento sociale hanno mantenuto la domanda globale a un livello molto basso, che continuerà a danneggiare gli ordini di esportazione per la Cina.

Questi due fattori dovrebbero continuare a esercitare una pressione sullo yuan, anche se nell’ultima settimana il cambio ha visto la valuta cinese guadagnare circa l’1,1%.

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