Home
etf

ETF, la ripresa del mercato del lavoro USA può spingere ancora XLY (+50% da marzo)

Scritto da -

Questo ETF ha ripreso grande slancio dalla metà di marzo, dopo essere precipitato a 81,74 (sui minimi dal 2016)

I dati sul lavoro USA resi noti sul finire della settimana scorsa, hanno rinsaldato il clima di fiducia degli investitori. Sono stati creati 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro, contro le fosche aspettative di un calo di 8,5 milioni.
Il più grande guadagno mensile da quando il Bureau of Labor Statistics ha iniziato a monitorare le serie di dati nel 1939, evidenzia in modo chiaro che gli USA stanno venendo fuori dal periodo peggiore della crisi da coronavirus.
Questo aspetto rende interessanti alcuni ETF in particolare, come il , come vedremo a breve.

Quasi tutti settori hanno vissuto l’incremento dei posti di lavoro, segnando una brusca inversione da aprile. Tempo libero e ospitalità (+1,2 milioni), rivenditori (+368.000), imprese di costruzione (+464.000), servizi di istruzione e sanitari (+424.000 posti di lavoro). Anche se la disoccupazione rimane al livello più alto dalla Grande Depressione, è in calo.
I dati indicano quindi che l’economia si sta riprendendo più rapidamente del previsto.

Lo sprint del Consumer Discretionary XLY

Alcuni ETF potrebbero beneficiare dallo sprint del mercato del lavoro.
Tra questi segnaliamo il . Questo ETF segue la performance delle società di grandi dimensioni statunitensi che si occupano di beni voluttuari, facenti parte dell’Indice S&P 500. Ha lo scopo di seguire il più vicino possibile l’indice S&P Consumer Discretionary Select Sector.
Maggiori guadagni di lavoro, frutto dell’incremento degli occupati, significano un aumento del potere dei consumatori di spendere di più in articoli voluttuari.
Per questo lo XLY potrebbe essere una scelta convincente.

img

Come vediamo sulla piattaforma , questo ETF ha ripreso grande slancio dalla metà di marzo, dopo essere precipitato a 81,74 (sui minimi dal 2016).
Da allora la marcia del è stata impetuosa, con un guadagno di oltre il 50% in poche settimane, che l’hanno portato a testare i massimi storici poco sotto quota 133.

Non è possibile commentare questo post.

IN EVIDENZA