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PETROLIO, settimana positiva per Brent e WTI (sui massimi di novembre)

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Il calo delle scorte USA e le misure di sostegno della Cina hanno rinforzato le prospettive della domanda

Nonostante il calo nella giornata di venerdì, la settimana del mercato petrolifero si chiude con un bilancio positivo per e , che sono tornati sui migliori livelli dalla fine di novembre.

Il fronte caldo di questo periodo resta il Medio Oriente, dove la tensione ha creato timori per un’interruzione dell’offerta di petrolio. Le forze statunitensi e britanniche hanno effettuato ulteriori attacchi contro obiettivi Houthi nello Yemen, aumentando i rischi di approvvigionamento nella regione produttrice di petrolio.
La Cina intanto è intervenuta chiedendo all’Iran di aiutare a contenere gli attacchi Houthi alle spedizioni del Mar Rosso, e questo ha contribuito ad alleviare le preoccupazioni del mercato.

Sul fronte della domanda, i dati ufficiali hanno mostrato che le scorte di greggio statunitensi sono crollate di 9,2 milioni di barili la scorsa settimana, superando le aspettative del mercato e segnando il calo più significativo da agosto. Questo ha contribuito a innescare un impulso rialzista al prezzo.

Inoltre i dati macro hanno anche mostrato che l’economia statunitense è cresciuta più velocemente del previsto nel quarto trimestre, mentre la Cina ha annunciato misure di sostegno che dovrebbero dare beneficio alla domanda di barili.


Sul mercato il greggio è sceso sotto gli 82 dollari al barile, mentre il è sotto quota 77 dollari al barile, infrangendo la trendline ribassista che duravada diversi mesi

Nel frattempo sembra che l’OPEC non intenda modificare i livelli di produzione nella riunione di monitoraggio della prossima settimana, il che non è una grande sorpresa visto il miglioramento recente del prezzo.

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