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USA, inflazione PCE senza sorprese. Il Dollar Index resta oltre 103

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L’inflazione core mensile PCE, che esclude alimentari ed energia ed è la misura preferita dell’inflazione della Fed, è salita allo 0,2% dallo 0,1%, in linea con le previsioni

Gli ultimi importanti dati macro della settimana arrivano dagli USA, ed evidenziano che l’inflazione core annuale PCE è rallentata più del previsto il mese scorso, mentre il tasso PCE e le misure mensili sono rimasti in linea con le previsioni.

L’indice dei prezzi della spesa per consumi personali negli Stati Uniti è aumentato dello 0,2% su base mensile a dicembre 2023, in linea con le aspettative del mercato, e dopo un calo dello 0,1% a novembre. Si tratta del primo aumento dei prezzi PCE in tre mesi. Il tasso annuo è tuttavia rimasto stabile al 2,6%, mantenendosi ai minimi di febbraio 2021 e in linea con le previsioni.

Nel frattempo, l’inflazione core mensile PCE, che esclude alimentari ed energia ed è la misura preferita dell’inflazione della Fed, è salita allo 0,2% dallo 0,1%, in linea con le previsioni.
Infine, il tasso annuale di inflazione core è rallentato per l’undicesimo mese consecutivo al 2,9% dal 3,2%, il tasso più basso da marzo 2021 e inferiore alle previsioni del 3%.

Questi dati non hanno smosso granché il mercato valutario. Il Dollar Index è sceso a 103,3, cedendo parte dei guadagni accumulati ieri dopo la stima anticipata del PIL, che ha un’economia statunitense resiliente nonostante gli elevati tassi di interesse.

Settimana prossima si riuniràla Federal Reserve, che manterrà i tassi di interesse stabili. Ma i trader si concentreranno sulle osservazioni del presidente della Fed Jerome Powell per avere suggerimenti sull’inizio del ciclo di allentamento.

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