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L’OPEC+ allunga la durata dei maxi-tagli. Brent e WTI marciano al rialzo

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Il vertice dei produttori ha esteso la durata dei tagli e stabilito anche il recupero di quelli mancati

La settimana comincia all’insegna del rialzo per il mercato petrolifero. Come era prevedibile, sabato scorso il vertice dei paesi produttori ha deciso di estendere la durata dei maxi-tagli da 9,7 milioni di barili di un altro mese, portandola a fine luglio. Subito dopo i tagli cominceranno progressivamente ad essere ammorbiditi.

Il gruppo di produttori Opec e dai membri esterni, a cominciare dalla Russia, si è riunito in anticipo rispetto al calendario, ed hanno pure stabilito il recupero dei tagli mancati da parte di alcuni Paesi, entro settembre, con la possibile riduzione che quindi potrebbe arrivare a 11 milioni di barili al giorno.

Un risultato del genere rimane però fortemente condizionato al rispetto da parte di tutti i Paesi delle quote assegnate. Cosa non facile, non a caso proprio la posizione di alcuni dissidenti (come Iraq e Nigeria), avevano fatto innervosire Russia e Arabia, al punto da sventolare la minaccia di far saltare il vertice.
Gli unici paesi che non sono coinvolti dai tagli sono la Libia, che sta riavviando ora la produzione dopo il conflitto interno, e il Messico.
Ma da ora in poi il rispetto delle quota prodotte verrà verificato con cadenza mensile. E se qualcuno sgarra, salta tutto.

Il mercato festeggia intanto l’allungamento del periodo di maxi tagli. Il americano resta attorno ai 40 dollari, e in giornata si è pure affacciato temporaneamente oltre questa quota. Il invece si aggira verso i 43 dollari al barile.

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