Mossa a sorpresa della banca centrale della Polonia, che contrariamente alle attese degli economisti ha sforbiciato ancora il costo del denaro. La Narodowy Bank Polski ha infatti ridotto il tasso di riferimento di 40 punti base, portandolo allo 0,10%.
Ha inoltre portato il tasso lombard allo 0,5%, il tasso di risconto da 0,44 bp allo 0,11% e il tasso di sconto dallo 0,48 bp allo 0,12%. Il tasso di deposito è rimasto invariato a zero.
Nel corso dell’emergenza Covid, la banca centrale ha ridotto il tasso di base di 140 pb, mentre il tasso di riserva di 300 pb. La banca centrale polacca ha inoltre avviato un ampio programma di Quantitative Easing, il più grande dell’intera UE.
Il nuovo taglio dei tassi è stato giustificato con il grave rallentamento del PIL nel secondo trimestre del 2020, e col fatto che il ritorno al livello pre-crisi dell’attività economica richiederà molto tempo. Secondo la NBP inoltre, l’inflazione potrebbe non rispettare l’obiettivo.
A spingere la banca centrale verso il taglio, è probabilmente anche il recente rafforzamento dello Zloty (PLN).
Il cambio ha infatti registrato recentemente un forte calo, oltre il 2% nell’ultimo mese. Ancora più sostanzioso il guadagno ne confronti del dollaro. Il cambio è infatti sceso di oltre 4 punti percentuali, e sta aggredendo al ribasso la soglia di 4,00.
