Il costo del denaro non cambia, ma viene ritoccato il piano di acquisto titoli. Questa è la decisione presa dalla RBNZ – banca centrale della Nuova Zelanda – nel meeting di politica monetaria della notte scorsa.
L’istituto centrale ha annunciato di aver lasciato i tassi di interesse allo 0,25%, tuttavia, ha ampliato il suo programma di Quantitative easing portandolo da 33$ miliardi a 60$ di valore massimo.
Inoltre, la RBNZ ha lasciato aperta a ulteriori tagli in futuro, aumentando la possibilità di tassi negativi. Ha inoltre dichiarato di essere pronta ad aggiungere altre attività al programma di acquisto.
Secondo l’istituto ci sarà un crollo del prodotto interno lordo del 21,8% nel secondo trimestre di quest’anno.
Ricordiamo che la RBNZ è intervenuta in modo massiccio a marzo, tagliando i tassi di 75pb, per contrastare gli effetti negativi sull’economia del coronavirus.
Il dollaro kiwi perde quota
Malgrado non ci sia stato un taglio dei tassi, l’impostazione della politica monetaria della RBNZ è inconfondibilmente accomodante. Questo sta pesando sull’andamento del dollaro kiwi, che perde molto terreno contro il collega americano.
Per il cross NZDUSD è stato nuovamente fatale il 50% Fibonacci (costruito sul movimento ribassista di dicembre-marzo) posto a quota 0,611. Per la terza volta nel giro di poco tempo, è lì che è rimbalzato il tentativo di recupero della coppia (fonte grafica broker ).
Va detto che in generale il Dollaro neozelandese si sta risollevando dai minimi di marzo, come la maggior parte delle altre valute legate alla produzione e alle materie prime. Questo grazie alle progressive rimozioni dei blocchi indotte dal virus. Tuttavia, il timore di una seconda nuova ondata di contagi e di una profonda recessione globale, ha smorzato questa spinta.
